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COSTA OCCIDENTALE

La costa occidentale

La costa occidentale della Corsica racchiude una delle meraviglie dell’isola, dichiarata patrimonio mondiale dell’UNESCO: la riserva di Scandola. Situata a nord del Golfo di Girolata, vicino a Porto, la riserva è accessibile solo dal mare per contemplare le sue scogliere, gli organi di pietra vulcanica o anche avvistare il falco pescatore, il grande cormorano crestato…

Dall’altra parte del golfo, venite a scoprire le calanche (o calanques in francese) di Piana, a 7 km da Porto attraverso una strada tortuosa ma lo spettacolo vale la deviazione! La contemplazione si può fare anche dal mare, con partenza da Porto.

Porto

Porto è una frazione del villaggio di Ota, che si trova poco più a monte della valle. Alla foce del fiume si trova la spiaggia di ciottoli del golfo e il paese. Ci sono alcuni alberghi e ristoranti e una torre genovese. È uno dei pochi sull’isola ad essere stato costruito a forma quadrata nel XVI secolo. La torre è aperta da aprile a settembre.Il porto di Porto è anche il principale punto di partenza per le escursioni in barca alle Calanche di Piana o alla riserva di Scandola, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Ota

Durante la sua storia, Ota era la zona più popolata e sviluppata del villaggio. Lontano dalla costa per proteggersi dagli invasori, la sua attività principale era l’agricoltura. Ancora oggi se ne trovano tracce, con la presenza di colline pedemontane verso Evisa. Vediamo anche le antiche mulattiere, gli assi di comunicazione dell’epoca che collegavano i paesi della valle.

Evisa

Arroccato a 850 metri di altitudine, Evisa si trova ai margini della foresta di Aïtone. Il paese è meta di escursionisti perché è punto di sosta del Mare e Moti e punto di partenza/arrivo del Mare aMare Nord che attraversa l’isola da est a ovest. Dopo aver attraversato il paese, la strada prosegue verso il Col de Vergio che attraversa la foresta dell’Aïtone. D’inverno è aperto un comprensorio per lo sci di fondo e durante il periodo estivo le “piscine Aitone” sono apprezzate da turisti e gente del posto. Dall’altra parte del passo arriviamo nella valle del Niolo.

Il Golfo (parte settentrionale)

A nord del Golfo di Porto, sulla D81 in direzione Calvi, arriviamo alla spiaggia di Bussaglia. Offre ai bagnanti la vista sul Capu d’Ortu. Ritornando sulla D81, raggiungiamo il villaggio di Partinello e la sua baia di Caspiu 3 km più in basso. Per le famiglie, la spiaggia di Gratelle, a 5 km più avanti, è più adatta ai bambini, perché le onde sono più basse.Sopra il villaggio di Osani, il Col de la Croix è il punto di partenza delle escursioni nella regione, e in particolare verso il villaggio di Girolata. Quest’ultima è raggiungibile solo a piedi, per 3 ore andata e ritorno, oppure via mare. I sentieri verso Punta Castellacciu e poco più avanti sul Monte Senino offrono agli escursionisti una magnifica vista sul Golfo di Porto e Girolata.La riserva naturale di Scandola è visitabile solo in barca, da Calvi o Porto. Per i suoi paesaggi ma anche per la sua fauna, il sito è protetto giuridicamente dal 1975. All’interno della riserva si trovano le ultime coppie di falchi pescatori dell’isola. Il sito è anche elencato come patrimonio mondiale dell’UNESCO. La D81 prosegue verso il Col de la Palmarella e Galéria.

Il Golfo (parte sud)

La strada Porto – Piana è una delle più belle della Corsica. Lasciato il paese, pochi chilometri, c’è la possibilità di parcheggiare l’auto, nei pressi di una roccia a forma di testa di cane: da qui inizia un’escursione verso il Castello, della durata di circa 40 minuti a tratta. Il percorso richiede una buona attrezzatura. Una volta arrivati, troviamo un nuovo punto di vista su Porto. Gli appassionati di arrampicata potranno beneficiare di alcuni ganci da trapano per praticare il loro sport.La strada che attraversa le Calanche si estende per oltre 1,5 km, non esitate a fermarvi per scattare qualche foto del panorama. Il sentiero oscilla tra rocce granitiche rosse e verde macchia, che contrastano con il blu intenso del mare. Uno dei posti preferiti per le foto è vicino ad un buco formato dalla roccia a forma di cuore. Mentre il sole tramonta, molte persone si fermano per scattare la foto. Poco prima di arrivare a Piana, presso il piazzale del calcio, inizia un’altra escursione. Si attraversa il torrente Dardo e, dopo due ore e mezza di cammino, si arriva a Capu d’Oro (1294 m slm) con panorama sulla regione e sull’antica mulattiera da Piana a Ota.

Piana

Piana è uno dei villaggi più belli di Francia, soprattutto grazie al suo panorama sulle Calanche. Sopra il paese si trova il Belvedere del Saliccio che si raggiunge comodamente in auto per godere della vista sul Golfo di Porto.Dal paese la D824 prosegue su una strada panoramica, per raggiungere altre spiagge. Subito dopo aver lasciato la frazione di Vistale, la D624 si dirama e conduce alla baia di Ficajola.Tornando sulla D824, due chilometri più avanti si trova uno snack bar vicino ad un parcheggio e ad un sentiero escursionistico. Un sentiero conduce verso la torre genovese di Capu Rossu, ed è una delle più belle dell’isola. Il percorso dura circa 3 ore e mezza andata e ritorno. Il sentiero non è ombreggiato, è necessario partire abbastanza presto la mattina.

Golfo di Sagone

Arrivando dal Golfo di Porto, passiamo per Bocca di San Martino. Prima di arrivare a Cargèse, sulla D81, bisogna scendere lungo una strada in direzione del Golfo del Perù e, alla fine della spiaggia, inizia l’escursione per arrivare alla torre genovese di Ominga. Il sentiero è ben segnalato e ci vogliono 2 ore andata e ritorno. La torre non è visitabile ma rimane in buone condizioni. Dal sito si gode una vista che spazia da Capu Rossu alle Isole Sanguinarie a sud.

Cargèse

Cargèse è un porto peschereccio e turistico sulla costa occidentale della Corsica. La sua storia è stata segnata dall’insediamento di colonie greche nel corso del XVII secolo e nei suoi dintorni, e conserva testimonianze in particolare con le sue due chiese, una cattolica in stile barocco e l’altra greca di rito bizantino. All’interno della prima potrete godervi il panorama dei dintorni del paese ! Prima di arrivare a Sagone, il percorso passa per le spiagge di Capizollu e Stagnoli. Esiste anche un altro percorso, che passa per l’entroterra e la frazione Rondulinu. Dopo aver attraversato il paese, sulla destra troviamo la cappella romanica di Saint-Jean e una statua menhir di UScumunicatu. Proseguendo il sentiero vediamo una cascata e dopo 16 km arriviamo sulla D70 al villaggio di Sagone.

Sagone

Il villaggio si caratterizza per la sua caletta e le sue spiagge, tra cui una delle più belle del Sagone, la spiaggia di Chiuni. Lunga 800 m, è delimitata da cespugli ed è adatta ai bambini perché il mare è poco profondo. Il fiume Liamone è di facile accesso, dove è possibile parcheggiare nei pressi del ponte. Dal punto di vista culturale, i ruderi della Cattedrale di Sant’Appiano sono costruiti su un antico menhir e il sito è visitabile.

Vico

Vico si trova ai piedi del massiccio del Monte Retondo. Per lungo tempo centro religioso e politico della parte occidentale dell’isola, il villaggio fu un sito attivo di resistenza corsa contro la Repubblica di Genova durante il XV secolo. In questo secolo fu costruito il convento di Saint-François, più volte restaurato.

Lago Creno

Il Lago di Creno si trova a 1.310 m di altitudine ed è situato in mezzo ad una pineta. Da Vico dirigersi verso Murzo e Guagno-les-bains, sulla D23, poi Soccia, dopo aver attraversato il paese la segnaletica indica “Lac de Creno”. La strada termina in una piazza con uno snack bar e un locale dove è possibile affittare gli asini. In estate i parcheggi non sono sufficienti ed è consigliabile arrivare la mattina presto. Per arrivare al lago occorrono 3 ore andata e ritorno, per un dislivello di 300 metri. Il villaggio di Guagno-les-bains era noto per essere un luogo di cura, vi soggiornò anche Napoleone III. Dalla fine degli anni ’90 il sito è stato chiuso. Il paese è anche tappa tappa della Marea Mare Nord.